il Catasto

Le tipologie catastali

A - abitazioni o assimilabili
B - alloggi collettivi
C - locali di uso terziario e commerciale
D - categorie speciali a fine produttivo o terziario
E - categorie particolari a uso pubblico o di interesse collettivo
F - entità urbane

FAQ

Come posso ottenere l'elenco degli immobili di proprietà di un soggetto?
Come posso ottenere una visura catastale partendo dai dati dell'immobile?
domande frequenti

Glossario

il significato della terminologia


A


A/1 – abitazioni di tipo signorile
Unità immobiliari costituite da un unico fabbricato o comprendenti almeno un intero piano.
Di solito sono in ottima posizione centrale o eccentrica, isolate o se contigue, con ampio spazio circostante, dotato di verde ed eventuale parcheggio auto. Hanno affaccio su strada principale, su piazza o verde pubblico. In alcuni casi possono far parte di questa categoria anche miniappartamenti ricavati dal frazionamento di ville, qualora si trovino in posizioni di particolare pregio o prestigio.
Ai piani sottostanti è ammessa la compresenza delle categorie C/6, C/1, A/10 o D/5 (magazzini e laboratori). Hanno caratteristiche costruttive tali che spiccatamente si differenziano da tutte le altre unità abitative, sia per la solidità, conservazione e manutenzione delle strutture murarie e sia perché costituite da un gran numero di vani alcuni dei quali di grande ampiezza. La dotazione di impianti è completa o esuberante.
Sono dotate di spazio verde, di parcheggio auto, di eventuale guardiola custode, sale riunione, ecc. Le parti esterne del fabbricato sono ben rifinite: piastrelle o marmo o pietra naturale con intonaco resino-plastica. Infissi e serramenti in legno di pregio. Atrio e scale in marmo o pietra naturale o cotto pregiato.
I vani sono sempre ben aerati ed illuminati e con finimenti lussuosi.
A/2 – abitazioni di tipo civile
Unità immobiliari costituite da appartamenti ben rifiniti e decorosi sia nelle parti esterne (facciate semplici ma piacevoli, ingressi più o meno ampi, scale comode e luminose, ecc.) che nelle interne (pavimenti in buon materiale, coloriture e tappezzerie discretamente ben rifinite, infissi in legno ben connessi e di lavorazione accurata, ecc.).
Hanno i vani ben disimpegnati, con minimo due camere più servizi, ben aerati ed illuminati e sono munite di impianti fissi di riscaldamento, ascensore (oltre il terzo piano), citofono e bagno. In questa categoria rientrano anche i fabbricati “a schiera”. Sono compatibili con la categoria anche minialloggi di consistenza notevolmente inferiore con caratteristiche costruttive, di rifinitura e dotazioni di impianti e servizi propri della categoria.
Nelle località a vocazione turistica possono essere classificate in A/2 anche abitazioni prive di riscaldamento.
A/3 – abitazioni di tipo economico
Unità immobiliari poste in fabbricati di costruzione alquanto recente e costituite da alloggi decorosi ma costruiti con la massima economia ed aventi pertanto strutture leggere, pavimenti semplici, vani di ampiezza normale (medio-piccola) con accessori e dipendenze strettamente sufficienti. Munite di riscaldamento centralizzato ma non sempre di ascensore e di citofono, completezza di impianti tecnologici e dotazione di non più di un servizio igienico. Sono compatibili con la categoria anche minialloggi di rifinitura e dotazioni propri della categoria.
Si trovano generalmente nei grandi centri e costituiscono grandi complessi isolati a più piani con molti alloggi o case a uno o due piani con pochi alloggi.
A/4 – abitazioni di tipo popolare
Unità immobiliari costituite da tre o quattro vani con strutture ordinarie, non sempre ben conservate. Opere esterne semplici, vani di dimensioni medie quasi sempre non disimpegnati, con accessi anche da balconi esterni.
Nei piccoli centri, tali unità costituiscono a volte un unico fabbricato con finimenti rustici, mentre invece in città si compongono di piccoli appartamenti situati o in caseggiati a carattere popolare, o in fabbricati di aspetto civile, ma in tal caso posti agli ultimi piani e con prospetto sul cortile.
Tale categoria non trova più applicazione alle unità immobiliari abitative di recente edificazione, ma può essere attribuita ad abitazioni di vecchia costruzione con grado di finimento semplice, con dotazione scarsa di impianti e non corrispondenti agli standard correnti.
Possono ritenersi compatibili con la categoria, sempre che il fabbricato non sia stato costruito in zona a vocazione di ville e villini (quindi in zona rurale), le unità immobiliari costruite in aderenza ad altri fabbricati oppure quelle isolate e dotate di attinenze scoperte di modestissima entità, a condizione che le caratteristiche costruttive e di rifinitura siano di modesto livello e la dotazione di impianti e servizi limitata.
A/5 – abitazioni di tipo ultrapopolare
Con la Circolare n. 5 del 14 Marzo 1992 la categoria A/5 (come pure la A/6) è stata annullata, in quanto non rappresenta più tipologie abitative ordinarie.
Rimangono quelle già esistenti nella banca dati catastale, che vengono variate di categoria in occasione della prima variazione.
Unità immobiliari appartenenti a fabbricati edificati nel periodo antecedente gli ultimi eventi bellici, non ristrutturati e con livelli costruttivi e di dotazione di impianti e servizi insufficienti oppure ordinariamente inferiori agli standard attuali; rifinitura di modesto livello e vetustà
A/6 – abitazioni di tipo rurale
Come le abitazioni del tipo ultrapopolare (A/5), attualmente non rappresentano più tipologie abitative ordinarie perché al di sotto degli standard minimi indispensabili.
Gli immobili già censiti sono caratterizzati dall'assenza o carenza degli indispensabili servizi igienici e, spesso, anche di altre dotazioni ora ritenute indispensabili.
Quando queste unità vengono adeguate alle minime condizioni abitative si inseriscono nell' appropriato classamento.
Se non hanno subito interventi vengono classate nella categoria A/4.
A/7 – abitazioni in villini
Costruzioni isolate a pianta irregolare, piacevoli alla vista, costituite da una o due unità immobiliare con vani di dimensione media ben disimpegnati ed aerati. Sono provvisti di impianti completi e accessori e quasi sempre sono circondate da cortile ampio o verde. Rifiniture interne di discreto pregio.
Di regola si trovano alla periferia dei centri più importanti, e nei piccoli comuni, in posizione amena per villeggiatura. L’abitazione ha un numero di vani mai inferiore a tre più cucina e servizi.
Sono compatibili con la categoria quelle unità appartenenti a fabbricati a schiera e i minialloggi stagionali.
E' ammessa la compresenza di C/6 e C/7.
A/8 – abitazioni in ville
Costruzioni isolate e costituite di una sola unità immobiliare, più o meno lussuosa, ma sempre con rifiniture ricche.
Hanno impianti completi e sono provviste di tutte le dipendenze ed accessori.
Sono costituite da un numero elevato di vani.
Ubicate generalmente nella periferia dei centri più importanti oppure in campagna in zone di villeggiatura circondate da abbondante verde (parco,giardino, cortile).
Ad eccezione delle ville situate in zone ricercate dei piccoli comuni, utilizzate per villeggiatura, tutte le altre servono sempre ad uso padronale. E' ammessa la compresenza di C/6 e C/7.
A/9 – castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e storici
Castelli e palazzi eminenti che per la loro struttura, la ripartizione degli spazi interni e i volumi edificati non sono comparabili con le unità tipo delle altre categorie.
Ordinariamente, costituiscono una sola unità immobiliare.
E' però, compatibile con l'attribuzione della categoria A/9 la presenza di altre unità funzionalmente indipendenti, censibili nelle altre categorie.
A/10 – uffici e studi privati
Uffici privati open space. Dette unità immobiliari sono caratterizzate dalla presenza di ampie superfici da attrezzare con pareti mobili, secondo le esigenza temporali dell’ufficio.
Scuole private (Commissione tributaria Centrale sez.18.a - 14 gennaio 1977), agenzie assicurative, laboratori professionali
A/11 – abitazioni e alloggi tipici dei luoghi
Per esempio baite, baracche in zone terremotate, chalet, dammusi, nuraghi, rifugi di montagna, sassi, trulli, ecc.

B


B/1 – collegi e convitti
Educandati, ricoveri, orfanatrofi, ospizi, conventi, seminari, caserme.
B/2 – case di cura e ospedali
poliambulatori, ecc.
B/3 - prigioni e riformatori
 
B/4 - uffici pubblici
Compresi gli uffici vescovili e parrocchiali adibiti a uffici e costituenti unità immobiliari indipendenti.
B/5 - scuole e laboratori scientifici
Osservatori astronomici, osservatori meteorologici, ecc.
B/6 – biblioteche
Pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9; circoli ricreativi.
Questi ultimi sono da assegnare alla categoria B/6 quando il circolo ricreativo non ha fine di lucro e, in quanto tale, è assimilabile alle unità immobiliari adibite ad attività culturali.
Quando, invece, hanno fine di lucro dovranno essere dichiarati con la categoria propria dell'unità immobiliare, secondo l'uso ordinario della stessa e cioè: abitazione, magazzino, negozio, ufficio privato, ecc.
B/7 - cappelle ed oratori non destinati all'esercizio pubblico dei culti
Quando la cappella privata è annessa ad abitazione, non costituisce separata unità immobiliare e va, pertanto, computata nella consistenza dell'unità immobiliare di cui fa parte, a meno che non abbia accesso diretto da strada, cortile, androne, giardino, ecc.; se la cappella privata, oltre a essere adibita all'esercizio pubblico dei culti, ha le caratteristiche proprie all'uso specifico cui è destinata si assegna alla categoria E/7 e si assoggetta o meno alla determinazione della rendita catastale, secondo che sia ceduta in affitto o gratuitamente.
B/8 - magazzini sotterranei per deposito derrate
La categoria B/8 rappresentava i magazzini sotterranei adibiti alla conservazione delle derrate alimentari.
Tale destinazione non è più riscontrabile nella ordinarietà e, pertanto, le unità censite nella categoria dovranno trovare appropriata collocazione nella categoria del gruppo 'C', in relazione all'uso cui sono destinate.

C


C/1 - negozi e botteghe
I locali dove si effettua la vendita, con prevalenza al dettaglio, di merci, di manufatti, prodotti, derrate, ecc. e quei locali dove la vendita si accompagna con prestazioni di servizio come, ad esempio, trattorie e ristoranti, pizzerie, panetterie (intese come locali di vendita al minuto del pane), bar, caffè, ecc. che hanno ingresso diretto dalla strada pubblica e le comuni caratteristiche dei locali per bottega.
C/2 - magazzini e locali di deposito
Fienili agricoli e non, soffitte e cantine disgiunte dall'abitazione; locali dove si esercita la vendita all'ingrosso di merci, manufatti, prodotti, derrate, ecc. o anche solo adibiti al deposito. Generalmente i locali della categoria C/2 sono di maggiori dimensioni di quelli della categoria C/1, sono ubicati in posizione prevalentemente eccentrica e non hanno, di solito vetrine.
C/3 - laboratori per arti e mestieri
Anche quando sono costituiti da diversi tipi di costruzione, come, ad esempio, una falegnameria con tettoia per deposito legnami o dei locali utilizzati per la lavorazione artigianale del marmo; caseifici, forni da pane, macelli e mulini di scarsa importanza economica e quando occupano locali suscettibili di diversa destinazione ordinaria senza radicali trasformazioni, officine per la riparazione di autoveicoli; tutti quei locali nei quali gli artigiani (p.e. i fabbri, falegnami, ecc.) provvedono alla lavorazione e trasformazione di semilavorati, in prodotti finiti.
Questi locali adibiti a laboratori artigianali sono normalmente ubicati in periferia o nel corpo della città e solo eccezionalmente in località centrali. Di regola non hanno gli adattamenti delle botteghe per la vendita, sebbene talvolta l'artigiano lavori non soltanto per commissione ma anche per la vendita diretta al pubblico.
C/4 - fabbricati e locali per esercizi sportivi
Compresi quelli costruiti o adattati per tali speciali scopi e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni, se non hanno fine di lucro, ricreatori religiosi; costruzioni destinate all'esercitazione dei pompieri; sale per ginnastica, locali e fabbricati per dopolavoro.
Non le palestre private a fine di lucro.
C/5 - stabilimenti balneari e di acque curative
Colonie NON a fine di lucro
C/6 - stalle, scuderie, rimesse e autorimesse
Box per auto, posti auto scoperti, rimesse per autoveicoli o per imbarcazioni, autorimesse se costruite o adattate per tale destinazione e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni.
NON a fine di lucro
C/7 - tettoie chiuse o aperte
Lavatoi pubblici coperti, posti auto su aree private coperte o su piani "pilotis".

D


D/1 – opifici
Fabbricati ove si svolge un'attività industriale a mezzo di meccanismi inamovibili per necessaria infissione, ovvero gli stabilimenti o le fabbriche che occupano interi fabbricati o porzioni di fabbricati nei quali si svolge un'attività intesa a produrre un bene economico e, comunque, capace di trasformare la materia prima in prodotti finiti e vendibili (ad esempio una fabbrica di automobili o di motocicli, un polverificio, uno zuccherificio, una distilleria, ecc.), o intesa a generare prodotti e servizi per venderli ad altri o ricavarne un utile (ad esempio, autosilos dotati di impianti di sollevamento delle autovetture per l’attività di ricovero delle stesse); falegnamerie che non hanno carattere artigianale, cabine elettriche, centrali idroelettriche; rientrano nella stessa categoria anche i forni da pane, caseifici e mulini di rilevante importanza economica.
D/2 - alberghi e pensioni
Villaggi turistici; case di riposo o pensionati per anziani
D/3 - teatri, cinematografi, sale per concerti, spettacoli e simili
Arene, discoteche, parchi giochi, parchi zoo ecc.
D/4 - case di cura e ospedali, poliambulatori
A fine di lucro
D/5 - istituti di credito, cambio ed assicurazione
Limitatamente ai fabbricati o parti autonome di essi e non le comuni agenzia bancarie o quelle assicurative che rientrano in una delle categorie dei gruppi A o C.
D/6 - fabbricati e locali per esercizi sportivi
Sale per bowling, stadi e piscine; aree con attrezzature sportive; campi sportivi senza costruzioni (p.e.: calcetto, tennis, palla a volo, basket, baseball, ecc.) o con semplici gradinate (quando abbiano fine di lucro); impianti con attrezzature sportive, anche con coperture pressurizzate. Si considerano attrezzature sportive anche i campi da golf, i maneggi e simili.
D/7 - fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un'attività INDUSTRIALE
e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni.
Per esempio un fabbricato costruito per soddisfare determinate esigenze di un opificio industriale al quale non può essere incorporato perché distaccato.
Sono compresi i caselli autostradali e i depositi di attrezzi lungo le autostrade, gli impianti per lavaggio auto se del tipo automatico con presenza di attrezzature specifiche e sempreché non rientrino a far parte delle stazioni di servizio; le discariche con gestione reddituale; aree di deposito di rottami, inerti, ecc. nel caso in cui, oltre al deposito, nelle aree si svolga attività di lavorazione e commercializzazione del materiale, gli impianti di depurazione delle acque di rifiuto di proprietà di persona o società esterna o estranea al complesso abitativo (condomini orizzontali o consorzi residenziali) con gestione reddituale; le porzioni di costruzioni utilizzate dai concessionari d'auto, se dotati di locali con attrezzature specifiche per le operazioni di manutenzione degli autoveicoli; i caselli ferrotranviari; centrali del latte; i fabbricati per gli impianti di estrazione di acque dal sottosuolo ed in genere le industrie estrattive
D/8 - fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un'attività COMMERCIALE
e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni.
Le aree per deposito di rottami o inerti, porti turistici, qualora la loro destinazione sia di semplice stoccaggio; capannoni industriali utilizzati per la conservazione dei surgelati; macelli; campeggi; fiere; spazi espositivi; mostre; mercati; compendi commerciali; fabbricati destinati a grande distribuzione, specialmente nei casi di grossi complessi e con rilevanti caratteristiche prettamente commerciali come i grandi magazzini di supermercati, ipermercati ed autogrill autostradali; autosilos privi di impianti di sollevamento ed i parcheggi a raso di tipo pubblico; parcheggi a pagamento su aree private; i posti barca nei porti turistici costituiti da ben delimitati specchi d'acqua sui quali vengono esercitati diritti reali - ancorché in regime di concessione demaniale - e caratterizzati dalla presenza di servizi, quali l'approdo, anche se del tipo galleggiante, l'allaccio per la fornitura d'acqua, luce, telefono, oltre ad eventuali locali di uso esclusivo; serre, nel caso in cui la loro funzione sia di solo stoccaggio di piante e fiori, anche se in stato vegetativo, in quanto è preminente l’attività commerciale.
D/9 - edifici galleggianti o sospesi, assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggi

D/10 - fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole (Agriturismi)
Con caratteristiche di destinazione e tipologiche tali da non consentire, senza radicali trasformazioni, una destinazione diversa da quella per la quale vengono costruiti: silos in muratura, locali o strutture adibite alla solo protezione di piante allo stato vegetativo non su suolo naturale, che siano prodotti delle colture praticate dall'aziendaecc.
Sono riconosciute rurali le costruzioni che servono:
a) all’abitazione delle persone addette alla coltivazione della terra, alla custodia dei fondi, del bestiame e degli edifici rurali e alla vigilanza dei lavoratori agricoli, nonché dei familiari conviventi a loro carico, sempre che le caratteristiche dell'immobile siano rispondenti alle esigenze delle attività esercitate;
b) al ricovero degli animali
c) alla custodia di macchine, attrezzi e scorte per la coltivazione;
L'agriturismo. I requisiti essenziali sono:
- l’esistenza di un’azienda agricola condotta da un imprenditore agricolo ai sensi dell’art. 2135 c.c.;
- l’espletamento di un’attività di ricezione ed ospitalità in strutture interne all’azienda suddetta;
- la prevalenza delle attività agricole rispetto a quella di gestione dell’agriturismo;
- la somministrazione prevalente di prodotti propri o derivati da materie prime direttamente provenienti dal fondo.
D/11 - scuole private

D/12 - posti barca nei porti turistici
costituiti da ben delimitati specchi d’acqua, sui quali vengono esercitati diritti reali ancorché in regime di concessione demaniale, caratterizzati dalla presenza di servizi, quali l’approdo al molo (anche di tipo galleggiante) l’allaccio alla fornitura di acqua, luce, telefono, oltre ad eventuali locali di deposito di uso esclusivo
Nella stessa categoria andranno censiti gli stabilimenti balneari, oggetto di concessione demaniale, che hanno fine di lucro.

E


E/1 - stazioni per servizi di trasporto terrestri, marittimi e aerei ed impianti di risalita in genere
stazioni ferroviarie, porti, aeroporti, stazioni per metropolitane, funivie, sciovie,ecc.
E/2 - ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio, passi volanti in prosecuzione di strade pubbliche

E/3 - costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche
Edicole per giornali, chioschi per bar, per rifornimento di autoveicoli, stazioni autotranviarie e sale di aspetto, stazioni di servizio autostradali adibite a vendita di carburanti e dotati di area scoperta pertinente, di eventuale autolavaggio, di chiosco, di piccolo locale di deposito, nonché di locale per una esigua e contenuta attività di vendita dei principali articoli di autoaccessori, impianti di depurazione delle acque di rifiuto a gestione residenziale pubblica o privata senza scopo di lucro.
E/4 - recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche
Mercati, tettoie su suolo pubblico adibite a mercato pubblico; aree attrezzate a sosta per caravan senza fine di lucro
E/5 - fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze

E/6 - fari, semafori, torri per rendere di uso pubblico l'orologio comunale

E/7 - fabbricati destinati all'esercizio pubblico dei culti anche se di proprietà di privati
Purché abbiano le caratteristiche proprie all'uso specifico cui sono destinati
Quando di proprietà di privati, a seconda che siano ceduti in affitto o gratuitamente, si assoggettano o meno alla determinazione della rendita catastale.
E/8 - fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia

E/9 - edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E
le discariche per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani (non a scopo di lucro); i magazzini per consorzi agrari, gli acquedotti civici, i mattatoi pubblici, i campi sportivi pubblici, i campi di tiro a segno, le piscine, ecc.

F


F/1 - aree urbane
Aree non legate ad alcuna unità immobiliare
F/2 - unità collabenti
Si tratta di unità in parte o in toto inabitabili: demolite, dirute o che, in ogni caso, non producono reddito.
F/3 - unità in corso di costruzione
Unità di nuova costruzione per le quali non risulta ancora ultimata la costruzione.
Si ricorre a questa categoria, in genere, quando è necessario effettuare una compravendita prima dell'ultimazione del fabbricato
F/4 - unità in corso di definizione
Si tratta di unità non ancora definite: frazionamento di ville da cui sono ricavati miniappartamenti per i quali non siano ancora definiti forma e numero per cui è necessario addivenire a un atto di compravendita; oppure porzioni incapaci di produrre reddito autonomamente, per esempoi stanze che vengono scorporate da un appartamento per essere compravendute.
F/5 - lastrici solari
Qualora una ditta diversa da quella del piano sottostante intenda sopraelevare, si istituisce il lastrico solare per poter procedere alla compravendita del lastrico stesso.
Ad ogni classe corrisponde una tariffa; maggiore è la classe (cioè più l’immobile è di pregio), maggiore sarà la tariffa.


domande frequenti (faq)

Come posso ottenere l'elenco degli immobili di proprietà di un soggetto?
Richiedendo una visura per nominativo a livello nazionale o provinciale, indicando i dati anagrafici del soggetto di cui si vuole conoscere l'elenco degli immobili.
Come posso ottenere una visura catastale partendo dai dati dell'immobile?
Richiedendo una visura per immobile, indicando i dati catastali (Comune di appartenenza, Foglio, mappale e subalterno) dell'unità immobiliare di cui ti interessa ottenere la visura.
I dati che otterrò, a quale data sono aggiornati?
I dati contenuti nelle visure catastali, sono aggiornati al giorno lavorativo precedente alla richiesta.
Questa informazione è disponibile sul documento che verrà inviato.
Cos’è il Docfa?
Docfa (Documenti Catasto Fabbricati) è un software realizzato dall’Agenzia del Territorio, utilizzato dai professionisti per la compilazione delle denunce di accatastamento e variazione relative ad unità immobiliari urbane.
Nel linguaggio comune, per Docfa si intende l’insieme dei documenti predisposti e presentati al catasto di competenza. Una pratica Docfa è composta da un documento analitico, che contiene i dati tecnici e descrittivi delle unità immobiliari denunciate, e una serie di documenti grafici (planimetrie catastali) che sono la rappresentazione delle stesse unità.
Per quali motivi si deve presentare una variazione catastale fabbricati (DOCFA)?
I motivi per cui è necessario provvedere alla presentazione in catasto di una denuncia di accatastamento o di variazione, sono molteplici. La costruzione di un nuovo fabbricato, con una qualsiasi destinazione d’uso, deve essere denunciata attraverso la compilazione di una pratica DOCFA per Domanda di Accatastamento. Per le unità immobiliari già denunciate in catasto, sono motivo di presentazione di Denuncia di Variazione DOCFA: Il cambio di destinazione d’uso La modifica di consistenza a seguito di ampliamento, demolizione anche parziale, fusione con altre unità immobiliari, divisione in più unità. La variazione delle caratteristiche dell’unità immobiliare, che incidono sul suo valore e quindi anche sulla rendita catastale, a seguito di modifiche nella distribuzione interna o ristrutturazione. Le modifiche ai dati toponomastici relativi all’unità immobiliare (Indirizzo, civico, piano ecc.)
Il comune mi ha chiesto di regolarizzare la situazione catastale, cosa devo fare?
I comuni stanno provvedendo ad eseguire una serie di controlli, incrociando i dati delle denunce urbanistiche (DIA, Permessi di costruire, condoni ecc.) con i dati catastali forniti dall’Agenzia del Territorio. Nel caso riscontrino incongruenze tra quanto denunciato nella pratica edilizia, e ciò che risulta censito in catasto, chiedono al proprietario di provvedere alla regolarizzazione, attraverso la presentazione di una denuncia di variazione DOCFA.
La normativa prevede che se entro 90 giorni il proprietario non provvede alla regolarizzazione catastale, può chiedere all’Agenzia del Territorio di provvedere d’ufficio, addebitando oneri, sanzioni e interessi al proprietario dell’immobile. In questi casi è possibile, per il proprietario, predisporre e presentare una denuncia di variazione DOCFA, al fine di ottenere la regolarizzazione catastale del proprio immobile.
Devo denunciare in catasto le modifiche apportate al mio immobile, cosa devo fare?
Per le modifiche che incidono sulla consistenza, la destinazione d’uso o il valore dell’immobile, è necessario provvedere alla predisposizione e presentazione presso il catasto di competenza di una denuncia di variazione catastale DOCFA.
Quali documenti servono per predisporre una pratica DOCFA?
Per predisporre una denuncia di variazione DOCFA, è necessario avere a disposizione la seguente documentazione:
Atto di provenienza dell’immobile denunciato (Compravendita, donazione, successione ecc.)
Estremi dell’ultima denuncia urbanistica (DIA, Permesso di costruire, condono edilizio ecc.)
Cosa sono il Tipo Mappale e il Tipo Frazionamento?
Il Tipo Mappale è la denuncia di variazione terreni, utilizzata per aggiornare la mappa catastale attraverso la rappresentazione di un fabbricato.
Il Tipo Frazionamento, si utilizza invece per la rappresentazione nella mappa catastale di una nuova linea dividente.
Il Tipo Mappale e il Tipo Frazionamento vengono realizzati, escluse poche eccezioni, a partire da un rilievo topografico dell’oggetto da rappresentare in mappa, eseguito sul posto da tecnici specializzati con l’ausilio di strumentazioni elettroniche.
I dati così ottenuti vengono inseriti ed elaborati attraverso un software ministeriale chiamato PREGEO.
Per quale motivo devo richiedere una variazione catastale terreni?
E’ necessaria la presentazione di un Tipo Mappale, qualora si edifichi un nuovo immobile, o si modifichi la sagoma di un immobile esistente. Il Tipo di Frazionamento è necessario qualora si voglia dividere una particella catastale in due o più nuove particelle, per permettere la vendita di una porzione di quella originaria.
Quali documenti servono per predisporre una pratica terreni?
Per predisporre una denuncia di variazione terreni PREGEO, è necessario avere a disposizione la seguente documentazione: Atto di provenienza della particella da frazionare o su cui è edificato l’immobile (Compravendita, donazione, successione ecc.) Estremi dell’ultima denuncia urbanistica ove presente (DIA, Permesso di costruire, condono edilizio ecc.)


Glossario


Accatastamento
L'accatastamento del proprio immobile è obbligatorio, cioè l’iscrizione dell’immobile nei registri catastali, deve essere eseguito prima della conclusione dei lavori e consegnato insieme alla pratica di fine lavori.
Attraverso l’accatastamento si attribuiscono all’immobile gli identificativi (foglio, particella e sub) e la rendita dell'unità immobiliare costruita (rendita catastale); ciò costituisce la base per il prelievo fiscale.
L’accatastamento consiste nella redazione della planimetria dell’unità immobiliare e nella compilazione di una serie di modelli attraverso un programma dell’Agenzia del Territorio, denominato DOC.FA.
Catasto
Il Catasto si compone dell'insieme di documenti,mappe ed atti,che riportano in maniera descrittiva i beni immobili, con l'indicazione del luogo e del confine, con il nominativo dei proprietari e le relative rendite, sulle quali debbano calcolarsi tasse e imposte.
Categorie catastali
Con l’accatastamento si definisce la categoria dell’unità immobiliare, in base alla TIPOLOGIA dell’immobile.
Classamento catastale
Il classamento consiste nell'attribuire alle unità immobiliari a destinazione ordinaria la categoria e la classe di competenza e a quelle a destinazione speciale la sola categoria.
Classe catastale
La classe catastale, a seconda della categoria a cui appartiene l’immobile, viene definita secondo il livello delle finiture, ai servizi, al numero dei vani ed i base alla loro posizione.
Ad ogni classe corrisponde una tariffa; maggiore è la classe (cioè più l’immobile è di pregio), maggiore sarà la tariffa.

Consistenza catastale
Per le Unità Immobiliari urbane ordinarie la consistenza catastale varia a seconda della categoria di appartenenza:
Per le unità del gruppo A, in vani catastali;
Per le unità del gruppo B, in metri cubi;
Per le unità del gruppo C, in metri quadri.
Particella catastale
La particella catastale è costituita da una porzione di un terreno o di un fabbricato appartenente ad uno stesso individuo o società.
Le particelle catastali sono individuate dal numero di foglio e dal numero di particella in un Comune;
una particella viene poi distinta in uno o più subalterni.
Pertinenza
Genericamente le pertinenze sono quelle parti o porzioni di parti annesse all'unità immobiliare (bene principale) a causa della sua funzione accessoria, anche se dotato di autonoma rendita catastale.
(ad esempio un box, una cantina, un giardino etc).
Rendita catastale
Nelle unità immobiliari appartenenti alle categorie dei gruppi A, B e C la rendita catastale è determinata moltiplicando la consistenza per la tariffa unitaria specifica per comune, zona censuaria e corrispondente alla categoria e classe.
Per le unità immobiliari appartenenti ai gruppi delle categorie D ed E la rendita è determinata attraverso stima diretta.
Subalterno
Dividendo ulteriormente la particella catastale, identifica spesso una porzione di immobile che ha funzioni accessorie rispetto a quello principale (ad esempio una cantina o un giardino).
Superficie catastale
Consistenza delle unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria, determinata dai sensi del D.P.R. 138/98, in base ai criteri descritti nell'allegato C del decreto.
Vano utile
Il vano catastale è il parametro per calcolare la misura della consistenza nelle unità immobiliari.
Si considerano "vani utili" gli ambienti principali dell’unità immobiliare quali camere, soggiorno, ecc.; se i vani principali sono di superficie inferiori a 9 m², questi vengono considerati accessori diretti; nel caso invece di vani principali di rilevante superficie, ad esempio superiori a 21 m², l'eccedenza viene ragguagliata al vano ordinario.
I limiti minimi e massimi sono definiti zona per zona e per categoria.
La cucina viene considerata vano utile. Bagni, rispostigli, corridoi, ingressi, vani privi di luci od inferiori ai minimi, sono detti "vani accessori diretti" e nel conto del numero vani sono considerati per 1/3 di vano utile. Cantine, soffitte, vani non comunicanti con i vani principali, sono detti "vani accessori complementari o indiretti" e vengono computati per 1/4 di vano utile.
Variazione catastale
Le variazioni catastali vengono effettuate attraverso il programma DOCFA e vanno poi trasferite all’Agenzia del Territorio (Catasto) per attestare la presenza di modifiche planimetriche nel fabbricato in oggetto, dovute ad esempio a ristrutturazione, diversa distribuzione degli ambienti, cambio della destinazione d'uso.
Visura catastale
Il Catasto si compone dell'insieme di documenti,mappe ed atti,che riportano in maniera descrittiva i beni immobili, con l'indicazione del luogo e del confine, con il nominativo dei proprietari e le relative rendite, sulle quali debbano calcolarsi tasse e imposte.
Voltura
Le volture catastali sono compilate e consegnate all'Ufficio Tecnico Catastale per comunicare un avvenuto cambio di proprietà, cioè per cambiare l’intestazione del bene; quindi per atti di compravendita, donazioni, permute, lasciti, successioni.

CHI SIAMO

Cafelab è uno studio di architettura con sede a Roma. Dal 2008 ci impegnamo ogni giorno per creare ambienti unici e memorabili focalizzando la nostra ricerca architettonica sulla qualità degli spazi progettati; amiamo utilizzare materiali naturali e sostenibili come ferro, acciaio, pietra, marmo e legno e integrarli con cura con l'illuminazione.

PRESS

  • presskit
  • press@cafelab.it

ADVERTISE

  • collabora con noi
  • advertise@cafelab.it

Unisciti alle oltre 5.000 persone che ricevono i nostri consigli online quindicinali